Dik Dik

 Tra gli animali più teneri che abbiano mai solcato il Pianeta, non si può non nominare una delle antilopi più piccole del mondo: il dik dik.

Appena 4 chili di dolcezza e un muso strettissimo. Basterebbero anche solo i loro occhioni grandi, contornati di bianco con una "lacrima" nera, per innamorarsene.

 Ma questo erbivoro africano ha anche qualche stranezza. Quando emette il verso di allarme (da cui deriva il suo nome) allunga il muso come fosse una specie di piccola proboscide o fisarmonica. Proprio così emette il tipico verso. Insomma sembra uscito da un cartone animato.

Che mondo sarebbe senza la biodiversità? Senza l'incredibile varietà di ecosistemi, geni e specie del nostro Pianeta? La verità è che sarebbe un mondo dove noi esseri umani non riusciremmo a sopravvivere. Dai batteri alle balene, dalle farfalle alle orchidee ogni specie nel mondo è indispensabile. E tutte insieme costituiscono un incredibile patrimonio di cui conosciamo soltanto una piccola fetta. Un patrimonio che però è minacciato di continuo dalle attività umane. Non a caso oggi, 22 maggio, ricorrono i 25 anni dalla firma della Convenzione sulla Biodiversità, per proteggere piante e animali. Ma si celebra anche la Giornata Mondiale della Biodiversità. Una ricchezza da cui dipende la nostra stessa vita e che è concentrata soprattutto in alcuni paesi, luoghi che , non a caso, sono fantastiche mete da sogno. E allora ecco dove la biodiversità raggiunge punte inimmaginabili, con la top ten degli animali più belli e strani del mondo e dove trovarli.

Sono alte un massimo di 60 centimetri, con 7 chili di peso, tanto da essere considerate le più piccole antilopi del mondo.

Il dik-dik, più specificatamente chiamato Madoqua, appartiene alla famiglia dei bovini e vive nell’Africa sud orientale e sud occidentale, in Somalia, Etiopia e Sudan.

Perché vengono chiamate dik-dik? Il nome ha un origine onomatopeica, infatti questo appellativo si deve al richiamo che la specie è solita effettuare quando è spaventata.

Le lacrime dei dik-dik. Come preannunciato dal titolo, queste piccole antilopi segnano i loro territori grazie alle loro lacrime o al fluido ghiandolare pre-orbitale, per far ciò, i dik-dik affondano il capo nell’erba.

Cosa mangiano? Sono una specie erbivora, principalmente veloce  alla brucazione di foglie, germogli, steli e altre parti di alberi e arbusti. Solo occasionalmente pascolano.

Vivendo in regioni particolarmente aride, prediligono cibarsi di foglie, dato che queste ultime hanno, a differenza di steli o germogli, un contenuto maggiore d’acqua.

In questa maniera le loro secrezioni appiccicose rimangono sul terreno e mandano dei chiari segnali di dominio agli altri esemplari.

Insomma, è una questione di sopravvivenza. Nella femmina, la gestazione dei piccoli dura una media di 170 giorni. Sono animali con un alto tasso riproduttivo. Infatti, quando il cucciolo ha 7 mesi, viene di solito spinto a lasciare le cure sia materne, che paterne. E proprio in quel momento la madre inizierà, senza aspettare, una nuova gestazione.

CURIOSITÀ:quando sono spaventati i Dik Dik emettono dal naso un suono particolare.

Bolzagni Irene e Marchiondelli Emma


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