Il tardigrado
Minuscoli e insoliti, i tardigradi sono grandi quanto la punta di uno spillo. Ma cos'hanno di particolare? Resistono alle condizioni più estreme!
I tardigradi, noti anche come orsetti d'acqua, sono straordinari per la loro capacità di sopravvivere in condizioni estreme anche se vivono in tutti gli ambienti; vengono considerati anche immortali, perché sono in grado di resistere a temperature che vanno da -200°C fino a circa +150°C e alcune specie polari possono sopravvivere anche a -272°C.
Nel 2014, un team giapponese è riuscito a “resuscitare” alcuni tardigradi congelati da 30 anni in Antartide; uno di questi esemplari è riuscito non solo a sopravvivere ma anche a riprodursi.
Altri esperimenti hanno dimostrato che i tardigradi disidratati possono sopravvivere a un viaggio nello spazio, esposti al vuoto e ai raggi UV per 10 giorni, grazie alla struttura del loro DNA e alla loro capacità di ripararlo.
Sono anche resistenti a pressioni elevatissime, fino a 600 megapascal, supportando la teoria della panspermia, secondo cui potrebbero sopravvivere a impatti spaziali e viaggiare tra i pianeti.
La loro sopravvivenza è dovuta alla criptobiosi, uno stato di ibernazione estrema in cui rallentano o “bloccano” il metabolismo in assenza di acqua. Nonostante la loro resistenza, i tardigradi metabolicamente attivi sono vulnerabili a temperature superiori ai 37-38°C.
da Inturri Leonardo
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